Odontoiatria conservativa ed endodonzia

L’odontoiatria conservativa che, in passato, fu la “cenerentola” dell’odontoiatria più per ciniche logiche commerciali che per scarsa affidabilità di tecniche e materiali,è, finalmente, assurta al ruolo di primo piano che le compete.
Conservare un proprio dente con la sua radice perfettamente ancorata ai tessuti di sostegno è con ogni evidenza preferibile al cercare l’osteointegrazione di un impianto al posto di un dente estratto, magari dopo averlo curato male.
L’odontoiatria conservativa che provvede alla ricostruzione di denti cariati, fratturati o abrasi, si avvale di

a) restauri diretti, eseguiti cioè direttamente dal dentista in studio mediante resine composite fotopolimerizzate che hanno ormai soppiantato gli affidabili, ma antiestetici e potenzialmente tossici, amalgami d’argento e mercurio.
b) restauri indiretti attraverso intarsi e/o onlays in ceramica o resina composita, eseguiti, fuori dalla bocca dei pazienti, su un’ impronta dei denti da restaurare. I restauri devono essere cementati seguendo un rigido protocollo di tecnica adesiva.

Nel caso di processi cariosi estesi o fratture dentarie di natura traumatica, viene spesso coinvolta la polpa costituita da nervi e vasi sanguigni.

L’ENDODONZIA è la branca odontoiatrica che mette in atto la rimozione della polpa dentaria e la sigillatura dei canali radicolari (trattamento comunemente detto anche devitalizzazione) quale indispensabile passaggio che precede il restauro conservativo del dente in causa.
L’endodonzia interviene inoltre nei casi di dolori acutissimi legati al processo di morte del nervo raggiunto dai batteri in un processo carioso profondo o anche nel trattamento di denti in cui la polpa sia già necrotica (cioè non vitale) e in cui si siano formate infezioni croniche agli apici dei denti conosciute come granulomi.
Nel caso di denti trattati endodonticamente molto spesso la quantità di tessuto dentario residuo è così esigua da rendere troppo fragile un restauro conservativo, specie in aree fulcro di masticazione e da imporre l’adozione di una CORONA PROTESICA che garantisca resistenza, estetica e funzione.

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